Comunità religiose

Chiesa: Madonna della Catena

Parrocchia
San Nicolò-SS.Salvatore(Monumento Unesco)
Orari d'apertura
Su richiesta
Prete
Don Luca Berretta
Recapito telefonico
Descrizione della chiesa
La chiesa della Madonna della Catena è una delle poche costruzioni sopravvissute al terremoto del 1693. La confraternita del “SS. Crocifisso al Calvario” , fondata nel 1616, ebbe sede in questa chiesa, costruita nel 1541, e riedificata a partire dal 1652. La chiesa adotta il tipo dell'oratorio, un'aula ad uso delle funzioni sacre e delle assemblee dei confrati. La facciata presenta due porte affiancate, con valenza funzionale e simbolica. Il tratto di muro pieno tra le porte è dovuto alla sistemazione interna, di fronte all'altare maggiore, degli scanni del governatore e dei due consultori, maggiore e minore; delle due porte, una era d'uso comune, l'altra sembra fosse riservata al passaggio dei funerali dei confrati. Lungo le pareti laterali scorreva un sedile continuo per le assemblee dei confrati; mentre per le funzioni sacre si usavano le sedie. La parete di fondo, a semicolonne e trabeazione, inquadrava l'arco trionfale e due nicchie laterali per statue di santi. Lapicida di questo apparato in pietra è Pietro Interligi. All'esterno la pietra calcarea, tagliata in piccoli conci isodomi, riveste i campi piani dei prospetti laterali e principale; mentre minute bugne a graticcio orlano le finestre, i portali e riempiono gli specchi delle paraste. I due portali si compongono con il finestrone superiore in uno schema triangolare molto equilibrato; il finestrone si allarga con volute laterali ad animare la superficie piana, scandita anche dall'emergere degli stemmi (in origine otto). Un singolare coronamento con cornice piana sulle paraste laterali e inclinata a capanna sul campo centrale chiude il prospetto, senza coprire il timpano del tetto che emerge al di sopra. L'interno dell'aula è stato decorato, nell'ultimo quarto del secolo XVII, per mano di ignoti stuccatori, con un fastoso apparato che presenta, nel registro inferiore, entro l'intelaiatura architettonica con semicolonne e trabeazione, una teoria di nicchie includenti statue di sante siciliane o che hanno grande venerazione in Sicilia. Nel registro superiore scene con i Misteri gaudiosi. Un pantheon tutto femminile, in cui le sante, in abiti di gala a trine e fiocchi, esibiscono le loro grazie dalle nicchie, circondate da angeli e strette tra cartocci, festoni, conchiglie, putti e cornucopie; le ghirlande fitte di mele cotogne esprimono l'intento supplementare di far incutugnare, cioè far dispetto ai rivali confrati del Purgatorio. Alla parete d'ingresso, tra ovali con busti di pontefici, stava una statua dell'Immacolata, trasferita alla fine del settecento in sacrestia per realizzare qui la cantoria lignea. Nel presbiterio, la tela con la Madonna della Catena e quattro sante era in cima alla piramide gradonata e dorata dell'altare ligneo, intagliato da mastro Pasquale Nicotra del 1676, di cui si conservano il paliotto e alcuni frammenti nel Museo “San Nicolò”. La teoria delle Vergini ricompare nel cielo sopra l'altare a far corona a Dio Padre. L'insistenza sul tema delle sante vergini è da leggere in rapporto al Mistero della verginità e della maternità della Madonna, qui venerata sotto il titolo della “catena”, in quanto è colei che scioglie le catene del parto. Il soffitto ligneo del 1661 spegne con la sua sobrietà cromatica e formale tanta esuberanza decorativa. Un'edicola accoglie, nella piazza antistante, un statua quattrocentesca (?) della Madonna della Catena.



Foto della chiesa
Oratorio Madonna della Catena
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